(Italiano) Praga: il corridoio dell’assurdo
25/10/2016 Diari di Viaggio

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Comment da MARIA - 26 26UTC outubro 26UTC 2016 alle 19:24 07Wed, 26 Oct 2016 19:24:49 +000049.

C’è da considerare a mio parere il fatto che in Kafka l’ebraicità (filo conduttore di tutti i suoi scritti) viene avvertita come una sorta d’incognita il cui peso ricade sull’esistenza individuale quale segno di elezione e che si traduce come ricerca di un’espressione di senso enigmatica. Ecco allora che si spiega come Kafka nel manifestare un mondo sempre interiore lo arricchisce continuamente dei cosiddetti “fantasmi del subconscio”, fantasmi della mente dei “tanti nessuno” che abitano e agiscono in un mondo che sprofonda sempre più nell’insensatezza e, per dirla con l’aggettivo riportato nel titolo del’articolo, nell’assurdo.