Comment da Maria Pirozzi - Wednesday September 9th, 2015 alle 04:59 PM
A mio avviso la novità ‘ piu’ bella del pensiero di Husse r l (che poi credo sia anche l’affermazione chiave della corrente fenomenologica) sta nel ritenere che la realta’ e’ solo uno dei TANTI modi tramite cui soggetto e oggetto entrano in relazione. Husse r l in questo modo mette sullo stesso piano la realta’, la fantasia , il ricordo, l’immaginazione. ..un evento immaginato con gioia o con dolore, con speranza o con paura, acquista esattamente li stesso valore di un evento vissuto. Io ci vedo (ovviamente non era intenzione di Husserl) una difesa dell’attività di poeta o di scrittore di romanzi…pensiamo ci bene quando siamo immersi nella lettura di un libro o di una poesia che amiamo che importa se la poesia o il racconto sia semplicemente il frutto della fantasia del poeta o dello scrittore? Noi viviamo con loro le emozioni che ci trasmettono anzi ci sentiamo molto più vivi, molto più propensi a credere che la nostra delicata esistenza abbia un senso piuttosto che quando abbiamo a che fare con la realtà che a volte coi suoi eventi dolorosi o deludenti può farci perdere quella che io chiamo “motivazione emozionale”. E allora vorremmo ringraziare di persona quel poeta o quello scrittore che ci ha aperto seppure per un breve spazio temporale una piccola finestra da cui scorgere il sole.
Comment da Maria Pirozzi - Wednesday September 9th, 2015 alle 05:01 PM
Correggo al terzo rigo “la realta sia” non “la realta e'”
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A mio avviso la novità ‘ piu’ bella del pensiero di Husse r l (che poi credo sia anche l’affermazione chiave della corrente fenomenologica) sta nel ritenere che la realta’ e’ solo uno dei TANTI modi tramite cui soggetto e oggetto entrano in relazione. Husse r l in questo modo mette sullo stesso piano la realta’, la fantasia , il ricordo, l’immaginazione. ..un evento immaginato con gioia o con dolore, con speranza o con paura, acquista esattamente li stesso valore di un evento vissuto. Io ci vedo (ovviamente non era intenzione di Husserl) una difesa dell’attività di poeta o di scrittore di romanzi…pensiamo ci bene quando siamo immersi nella lettura di un libro o di una poesia che amiamo che importa se la poesia o il racconto sia semplicemente il frutto della fantasia del poeta o dello scrittore? Noi viviamo con loro le emozioni che ci trasmettono anzi ci sentiamo molto più vivi, molto più propensi a credere che la nostra delicata esistenza abbia un senso piuttosto che quando abbiamo a che fare con la realtà che a volte coi suoi eventi dolorosi o deludenti può farci perdere quella che io chiamo “motivazione emozionale”. E allora vorremmo ringraziare di persona quel poeta o quello scrittore che ci ha aperto seppure per un breve spazio temporale una piccola finestra da cui scorgere il sole.
Correggo al terzo rigo “la realta sia” non “la realta e'”