(Italiano) Storia della Fenomenologia. Da Edmund Husserl a Edith Stein (Parte 2)
09/09/2015 blog

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Comment da Maria Pirozzi - Wednesday September 9th, 2015 alle 04:59 PM

A mio avviso la novità ‘ piu’ bella del pensiero di Husse r l (che poi credo sia anche l’affermazione chiave della corrente fenomenologica) sta nel ritenere che la realta’ e’ solo uno dei TANTI modi tramite cui soggetto e oggetto entrano in relazione. Husse r l in questo modo mette sullo stesso piano la realta’, la fantasia , il ricordo, l’immaginazione. ..un evento immaginato con gioia o con dolore, con speranza o con paura, acquista esattamente li stesso valore di un evento vissuto. Io ci vedo (ovviamente non era intenzione di Husserl) una difesa dell’attività di poeta o di scrittore di romanzi…pensiamo ci bene quando siamo immersi nella lettura di un libro o di una poesia che amiamo che importa se la poesia o il racconto sia semplicemente il frutto della fantasia del poeta o dello scrittore? Noi viviamo con loro le emozioni che ci trasmettono anzi ci sentiamo molto più vivi, molto più propensi a credere che la nostra delicata esistenza abbia un senso piuttosto che quando abbiamo a che fare con la realtà che a volte coi suoi eventi dolorosi o deludenti può farci perdere quella che io chiamo “motivazione emozionale”. E allora vorremmo ringraziare di persona quel poeta o quello scrittore che ci ha aperto seppure per un breve spazio temporale una piccola finestra da cui scorgere il sole.

Comment da Maria Pirozzi - Wednesday September 9th, 2015 alle 05:01 PM

Correggo al terzo rigo “la realta sia” non “la realta e'”